venerdì 20 luglio 2007

...IN MEMORIA...


Di una ragazza che oggi avrebbe la mia età, come è strana la vita...Nate lo stesso mese, lo stesso anno, e con la stessa strada, lo stesso percorso...Cercare in noi la forza di evolverci, senza fermarsi davanti a nulla...Lei per colpa di stupidi pregiudizi, della TRANSFOBIA ha dovuto rinunciare alla vita...Uccisa...Ora Gwen vola libera, nel cielo della vita...Mi dispiace tanto...Anche lei cercava di vivere ma per il suo "sentire come impossibile la vita da uomo" è dovuta morire...A Gwen Araujo, a tutte le persone T* che ogni giorno vengono uccise, stuprate, discriminate...Un Abbraccio...Rebecca

Crimine d'odio:
L'evento che portò alla morte della Araujo fu la "collera" che i giovani provarono quando scoprirono che Araujo - che viveva come donna - era biologicamente di sesso maschile.
Due degli accusati, nei successivi processi, sono stati condannati per omicidio di secondo grado, mentre il terzo per omicidio volontario. La giuria ha però concluso che non è stato consumato nessun "crimine d'odio". Le tragiche circostanze hanno trasformato Gwen Araujo in simbolo di discriminazione per la comunità LGBT; molti aspetti controversi e scarsamente documentati relativi all'omicidio rimangono ancora ampiamente dibattuti.
Vita:
Gwen visse a Newark, California, negli Stati Uniti. I genitori la ricordano come una bambina felice ed energica che rideva sempre ed era abbastanza attiva. Gwen, alla quale era stato originariamente posto il nome di Edward, espresse, fin da piccola, il desiderio di essere donna e da poco prima dell'omicidio aveva iniziato a vivere seguendo la propria inclinazione. Gwen Araujo frequentò la scuola pubblica e la chiesa locale con i propri familiari fino a quando le polemiche circa il proprio stile di vita crebbero, costringendola ad un progressivo allontanamento dalla società. Gwen abbandonò la Newark Memorial High School prima del conseguimento del diploma e iniziò a cercare un lavoro che non riuscì mai a trovare a causa, come riporta la madre, dell'intolleranza causata dal suo progressivo cambiamento di sesso.
Omicidio:
Gwen, che utilizzava il nome di Lida, conobbe, nell'estate 2002, un gruppo di amici durante un incontro casuale avvenuto mentre camminava per strada. Il gruppo, tra i quali erano anche i suoi futuri assassini, passava le serate giocando a domino e consumando alcool e droghe, spesso a casa di Gwen stessa. Alcuni ragazzi del gruppo, affascinati dalla vitalità di Gwen, ebbero attività sessuali con lei.
Gwen venne invitata ad un party alcune settimane dopo aver conosciuto il gruppo. Per l'occasione indossò la vistosa camicietta della madre che le sconsigliò di indossare gli abiti che aveva scelto per quella serata e che espresse disagio per l'aspetto di Gwen. Gwen reagì stizzosamente dicendole che era semplicemente gelosa di lei ed uscì di casa: quella fu l'ultima volta che Sylvia Guerrero vide sua figlia viva.
Il 3 ottobre 2002, nel corso del party, si scoprì, a seguito di una "ispezione" forzata (effettuata da una ragazza del gruppo) che Gwen aveva organi genitali maschili. In un'improvvisa concitazione gli uomini che precedentemente avevano avuto relazioni sessuali con lei divennero estremamente agitati: Mike Magidson afferrò Gwen nell'atrio della casa dove si teneva la festa ed iniziò a strangolarla. A questo punto molti degli invitati abbandonarono la casa: rimasero Jose Merel e Jaron Nabors. Jason Cazares affermò di essere uscito a questo punto, anche se non poté abbandonare la casa perché era arrivato con l'auto di Magidson.
Rimasti soli i tre assalitori iniziarono a seviziarla. Jose Merel la colpì al capo con una pesante padella e con una lattina di pomodori, causandole un taglio che iniziò a sanguinare copiosamente. Jaron Nabors la colpì con un peso acuminato e Mike Magidson la scagliò con violenza contro la parete del salotto con un colpò così violento che sull'intonaco rimase un chiaro segno dell'impatto della testa di Gwen. Dopo una prima fase passata in salotto, Gwen venne trascinata nel garage della casa dove, non è chiaro se da Magidson o da Nabors, venne strangolata con una corda. Le testimonianze raccontano che Jose Merel era impegnato a ripulire il pavimento del garage dal sangue mentre Gwen veniva strangolata. Successivamente Gwen venne incaprettata, avvolta in una coperta e gettata sul fondo del pick-up di Magidson. I tre assalitori e Jason Cazares portarono il corpo di Gwen a El Dorado County, un'area boschiva ai piedi della Sierra Nevada conosciuta come Silver Fork dove sepellirono il corpo in una fossa poco profonda. Non è chiaro a quale punto di questa tragica sequenza di eventi, della durata complessiva di 6 ore, Gwen perse la vita. L'autopsia successiva stabilì che Gwen era morta per soffocamento associato ad un grave trauma contundente alla testa.
Ricordo:
La madre di Gwen, che la ricorda come il suo piccolo «angelo», ha pubblicamente affermato la speranza che il caso di sua figlia possa influenzare un cambiamento nelle azioni penali contro i "crimini d'odio" che sfociano in omicidio, includendo per essi la pena di morte. Sylvia Guerrero ed il figlio David Guerrero sono apparsi pubblicamente e sui media americani per esprimere il loro dolore e denunciare la violenza contro gli adolescenti che si trovano a fronteggiare problemi di identità sessuale.
Il funerale di Gwen venne seguito da migliaia di persone. Dopo la cerimonia ci fu una marcia lungo le strade di Newark alla quale parteciparono le autorità cittadine. Gwen venne inoltre ricordata durante la veglia Remembering Our Dead che si tenne in diverse città americane per ricordare la morte di 27 transgender uccisi tra il 2001 ed il 2002.
Pochi giorni dopo il funerale i membri dell' omofoba Westboro Baptist Church (seguaci di Fred Phelps) picchettarono la chiesa nella quale aveva avuto luogo il funerale proclamando «il travestito adolescente pervertito Eddie Araujo (o Gwen o Lida) ha raggiunto Matthew Shepard all'inferno».
A richiesta della madre di Gwen, un giudice cambiò legalmente, in maniera postuma, il nome da Eddie a Gwen, il 23 giugno 2004.

Ecco...Una storia per non dimenticare, Gwen, Emanuela, Gisberta, ma anche tutt* le persone GLBT che nel mondo vengono uccise e discriminate...

Ps: leggete bene le dichiarazioni finali della Westboro Baptist Church...

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