giovedì 12 luglio 2007

...IDENTITA' E COLORI UN VIAGGIO NELLE SFUMATURE...


Il genere (in inglese gender) è un concetto che rimanda alla costruzione storica delle rappresentazioni sociali e delle identità di genere, maschile e femminile, correlate a modelli binari di relazione, ruoli, aspettative, vincoli ed opportunità diverse. In questa accezione il termine genere si distingue da sesso (in inglese sex), termine che rimanda alla natura biologica del maschile e del femminile e quindi alla dimensione corporea.
Ecco cosa dice il dizionario parlando di genere. Questa è la più breve e sintetica descrizione del genere. Ma leggendo meglio si nota il concetto “identità di genere”. Ecco identità, in relazione al “ruolo” e al “sesso”. Solitamente in una persona l'identità, il ruolo di genere e il sesso biologico sono in armonia tra loro. Ad esempio, una donna può affermare:
· ho gli attributi femminili (sesso)
· mi sento donna (identità)
· gli altri mi percepiscono donna (ruolo)
Allo stesso modo si può parlare in questi termini di un uomo. L’identità di genere è il modo in cui una persona “vive” il suo genere: questa consapevolezza interiore porta a dire, io sono un “uomo”, io sono una “donna”. Nella nostra società, che troppo spesso si ferma al “vedere”, il genere di una persona si determina solamente in base ai suoi genitali. Ma qui sorge un problema, il genere non è quello che si vede, ma quello che si sente. Esistono persone nelle quali l'identità di genere e sesso biologico non corrispondono (le persone transgender e gli intersessuali): questa discordanza provoca una serie di conflitti interiori e di sofferenze e prende il nome di "disforia di genere" (disforia cioè l’opposto di euforia) e viene diagnosticato come disturbo dell'identità di genere (DIG). Oltre a queste difficoltà individuali, le persone disforiche subiscono ulteriori complicazioni e sofferenze (tra cui mobbing, discriminazione, violenza) nella società o ambienti sociali in cui non vengono ammessi o accettati degli atteggiamenti di espressione sociale (ruolo di genere) differenti dal sesso biologico dell'individuo (transfobia). Ecco noi siamo le sfumature del genere, il colore dell’identità. Ma l’identità non si fonde con l’orientamento sessuale, non è detto che una persona transgender sia solamente eterosessuale, anzi esistono moltissim* persone T* omosessuali, lesbiche o bisessuali. Ancora troppe volte si fa confusione, si pensa che chi arrivi ad iniziare il percorso di transizione sia esclusivamente eterosessuale, ma sempre nell’ottica della differenza fra orientamento ed identità, si può capire quanto le due cose siano lontane e senza legami reciproci. L’identità è quello che sentiamo e vogliamo che tutti vedano e riconoscano, mentre l’orientamento è la nostra “tendenza” sessuale. Sempre continuando a parlare di disforia, va sottolineato quanto ancora oggi nel nostro paese esistano pochi centri seri, che trattino il nostro percorso senza “lucrare”. Molti dottori, psichiatri, ecc…Vivono sulle spalle di noi persone transgender. Ci costringono ad un percorso, già di suo difficile, ad ostacoli, lasciandoci stazionare per anni in attesa di risposte e di una terapia. Una terapia difficile, che viene data dopo (e qui dico giustamente) serie valutazioni psicologiche e psichiatriche, esami clinici. Ma nei centri seri si arriva a veder realizzare il proprio sogno di vita, essere finalmente come abbiamo sempre sentito all’interno. Persone complete e serene, felici di vivere nel genere “psicologico”, nel genere sentito come giusto e vero, più vero della realtà…Ecco noi siamo i colori, siamo le sfumature del genere, che con forza e coraggio iniziamo una battaglia enorme, fatta di sacrifici e rischi, per la salute mentale e fisica, in cui arrendersi significa morire. Morire lentamente dentro il corpo che imprigiona l’anima, morire vittime di noi stesse. Siamo come le crisalidi, prima piccoli bruchi, di certo non favolosi, poi chius* nei nostri “bozzoli” a costruire un corpo e un’identità per anni nascosta, alla fine splendid* farfalle, che spiccano il volo nella arcobaleno dell’identità.

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