lunedì 16 aprile 2007

...PER LUI CHE NON MI COMPRENDE...


Difficile parlare con lui….Difficile far capire ad un uomo quello che sono, con mia mamma e mia nonna è venuto tutto più naturale, c’è già la corsa al nome (una specie di lotteria perché Rebecca piace poco a tutti, tranne alla sottoscritta…). Mia nonna parla apertamente di me, ascolta con il cuore, e la mente aperta. Ogni tanto si fa un giretto on line per capire meglio. Mia mamma mi è vicina, mi sostiene…Sono i miei due supporti più grandi, credo che senza di loro, non sarei mai riuscita nemmeno a trovare un nome al mio sentirmi “diversa” da come apparivo…Senza saper di poter contare sul loro amore…Ma allora perché mi manca l’appoggio di una persona che nella mia vita è entrata poco? Perché lui che mi ha lasciata da piccola, per andare via, mi condiziona così tanto? Non capisco come il suo non rivolgermi la parola posso ferirmi così tanto, non vuole parlare nemmeno con mia mamma o nonna, dice che la colpa è tutta loro, perché se da piccolo (uso il maschile apposta) non mi avessero preso Barbie e giochi da bambina sarei diversa…Diversa? Saranno mica dannose le Barbie? Oppure è più facile dare la colpa ad altre persone per la mia vita vista da lui come un suo “fallimento”? Lui mi ha detto che non vuole perché tutti mi vedranno, sarebbe meglio se non mi vedessero, era disposto (viviamo vicini….molto) a farmi andare ovunque….Era quasi riuscito a convincermi a lasciare tutto per partire, a 22 anni la voglia di scappare, almeno per me è molta. Poi ragionando (cosa difficile per me, che mi affido troppo spesso all’istinto) ho capito che anche fuggire chissà dove non avrebbe certo risolto nulla…avrebbe aiutato lui a non vedere…A non dover vedere il figlio perfetto diventare una “cosa strana” (parole sue). Il figlio perfetto…Marco non morirà mai, anzi farà sempre parte di tutto il mio essere, non potrò mai dimenticare una parte fondamentale della mia vita, non potrò mai credere che come in un sogno una mattina mi sono svegliata e via…Rebecca, pronta e confezionata su misura come avevo sempre sognato. Cosa fa male a lui? Il sentirmi e il vivermi troppo diverso? Non capisco, forse perché circondata da troppo amore, non capisco il rifiuto di chi mi ha generato. Forse proprio perché non è madre, donna, non può capire che l’amore non si ferma all’apparenza? Che va ben oltre, che chi mi ama, mi ama per il mio modo di essere (strana, pazza, sempre alla ricerca di una nuova avventura…senza paura…) e non per il mio corpo? Il corpo che lui vorrebbe non cambiasse, che fosse sempre così…Non so…Mi sento un po’ giù…Sarà solo la giornata troppo primaverile per i miei gusti…Sarà la paura di perdere qualche altra persona lungo il cammino…Sarà…Che questa mattina mi sono svegliata male…Ma se sono arrivata fino ad oggi, forte e piena di coraggio non sarà certo lui a fermarmi…Spero che con il tempo mi capisca, veda la mia felicità e capisca…

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