giovedì 23 agosto 2007

...FENICE...


«... si ciba non di frutta o di fiori, ma di incenso e resine odorose.
Dopo aver vissuto 500 anni, con le fronde di una quercia
si costruisce un nido sulla sommità di una palma,
ci ammonticchia cannella, spigonardo e mirra,
e ci s'abbandona sopra, morendo, esalando il suo ultimo respiro fra gli aromi.
Dal corpo del genitore esce una giovane Fenice,
destinata a vivere tanto a lungo quanto il suo predecessore.
Una volta cresciuta e divenuta abbastanza forte,
solleva dall'albero il nido (la sua propria culla, ed il sepolcro del genitore),
e lo porta alla città di Heliopolis in Egitto, dove lo deposita nel tempio del Sole.»

(Ovidio, Metamorfosi)

Goldfrap, rinata sempre dalle ceneri della sua vita....

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