mercoledì 5 settembre 2007

...TRANSGENDER MA NON SOLO...


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il termine transgender ha assunto nella lingua italiana diversi significati a seconda degli ambiti in cui è usato.
La sua origine è da identificarsi all'interno del movimento LGBT, nato negli Stati Uniti d'America intorno ai primi Anni '80, per indicare un movimento politico che contesta la logica eterosessista e genderista secondo la quale i sessi nell'uomo sono solo due, che l'identità di genere di una persona debba necessariamente combaciare con il sesso biologico e che il tutto debba restare immodificabile dall'uomo.
Il termine "transgender", quindi, nasce come termine "ombrello" dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono racchiuse dentro lo "stereotipo di genere" normalmente identificato come "maschile" e "femminile". Piccolo "furto" da wikipedia!

Ecco apro un piccolo post per riflettere, per parlare e confrontarsi su un tema che anche fra di noi persone transgender, viene "stigmatizzato", perchè se non pensi come tutt* che sei maschio o femmina il più delle volte non vieni capit*, e ti trovi a dover lottare anche con chi dovrebbe capirti!
Parto con la mia personale esperienza, come già ripetuto più volte, non sarò mai passabile e se lo sarò certo mi darebbe fastidio essere scambiata per una genetica, perchè sono orgogliosa di quello che sono del mio personale percorso, del mio cammino in salita per arrivare a vivere finalmente libera. E se per vivere libera devo nascondermi che senso avrebbe(parlo per me) iniziare tutto? Ma troppe volte mi è stato ripetuto che le cose importanti sono: cercare di essere il più femminile possibile, vivere come donna(e come vivono le donne? fanno torte e biscottini?), non pensare a sport troppo maschili, e non pensare mai a tatuaggi o affini(sia mai che un donnino abbia simili cose!!!). E alla fine, visto che quando entri in un "mondo" nuovo ti trovi a dover ripartire da zero, ascolti chi ha più "esperienza"(che non vuol dire abbia la verità fra le mani), ma quando hai 22anni e non sai dove sbattere la testa, le parole di chi è più avanti le consideri "sante"...E ascoltando, ascoltando, avevo perso di vista il mio "senso di transizione", sono una di quelle persone che crede che il primo passo della transizione non sia vestirsi da donna(o uomo, ma parlo per me quindi...)anche se mi è stato più volte ripetuto da alcune persone, ma che il primo passo sia crescere dentro di noi, maturare, ascoltarsi porsi delle domande, e trovare le risposte che per tempo non volevi trovare...E' qui che comincia il "percorso", non quando prendi ormoni, quando ti rifai il seno(o altro) ecc...Inizia tutto nel momenti in cui ti metti in discussione, quando prendi il coraggio a 4mani e affronti la paura di cercare altrove il tuo essere. E da quel primo passo bisogna compierne altri, viversi liberamente, chi vuole "mescolarsi", chi vuole invece essere "visibile" non passabile perchè davvero felice di tutto quello che è, di tutto quello che ha costruito piano piano. Non critico chi "vive mescolat* nella società", anzi tutt* liberi di scegliere, ma critico chi vuole imporre un solo modo di essere, chi spaccia un percorso personale come "verità", chi vuole far credere che bisogna ad ogni costo essere uomini e donne! E tutto il resto? Ecco il bello del termine transgender, i colori racchiusi nella parola, che lascia il maschile e il femminile lontani come due assoluti, ma che nel suo "centro" è piena di colori, i colori di chi, come me, vuole viversi senza un "vero genere"! Mi spiego meglio, non dico di non sentirmi donna, ma non odio il mio corpo, non credo che arriverò mai ad operarmi, perchè la mia vita sarà comunque quella di una donna, e chi ha mai detto che per essere donne(o uomini, ripeto) serva una vagina? Per questo mio pensiero da molt* sarò giudicata come (mi è successo già, una volta quando ne parlavo con una persona) "non sarai mai una vera donna transessuale", ma non mi interessa! So da sola quello che sono, solo che a volte mi da fastidio leggere, sentire, ascoltare, che esista solo un modo per vivere! E no ne esistono tantissimi quanti sono gli individui! E' bella la diversità, quella fisica (e di esempi ne ho mille, se volete), quella mentale, quella culturale, e quella di genere! Ecco perchè sono felice che esista un termine che esprime tutto quello che sento, il distacco dal maschile e femminile classico, e la voglia di trovarmi fra i colori!

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